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SINDROME FEMORO-ROTULEA

Molti dei pazienti che tratto soffrono della cosiddetta sindrome femoro-rotulea, che si manifesta con l'insorgenza di dolore nell'area anteriore del ginocchio, dovuto al malfunzionamento dello scorrimento tra rotula e femore. La rotula agisce da "puleggia", scorrendo al di sopra del femore, dentro un'apposita "gronda", chiamata troclea permettendo il movimento di estensione del ginocchio attraverso il muscolo quadricipite.

Il dolore nasce in modo improvviso, talvolta senza alcuna ragione, conducendo anche ad un blocco dell'articolazione. La causa del dolore è legato all'infiammazione della cartilagine sia della rotula sia della gronda femorale (condropatia). L'infiammazione della cartilagine è legata a un difetto di scorrimento rotuleo durante la flesso-estensione del ginocchio. In particolare la rotula si "lateralizza", cioè scorre più sul margine esterno del ginocchio, aumentando l'attrito con il femore. Questa situazione clinica, detta anche malallineamento rotuleo" si può ricondurre a tre principali cause:

1) Nel 90% dei casi la causa è dovuta a ipotrofia quadricipitale poiché un quadricipite sottotono riduce la forza stabilizzante del muscolo, che per primo si oppone alla lateralizzazione della rotula. 2) Altra causa può essere il sovraffaticamento, principalmente in quei soggetti in cui il dolore si scatena dopo un prolungato sforzo a ginocchio flesso, come una sessione sportiva pesante (pallavolo, basket) o dopo un prolungato sforzo (impegnativa ascesa in montagna). 3) Più raro che l'insorgenza della sindrome femoro-rotulea sia dovuta ad un'anomalia anatomica della gronda femorale, che si presenta insufficiente a contenere la rotula. Questi pazienti, generalmente hanno un'anamnesi di ripetute "lussazioni" della rotula.

La radiologia RX convenzionale, eseguita con il ginocchio in flessione, riesce a diagnosticare la sindrome nella gran parte dei casi. Nel caso in cui si debba valutare un'eventuale lesione cartilaginea occorre la TAC o una risonanza magnetica (RMN.

La terapia della sindrome femoro-rotulea è, nella maggior parte dei casi, fisioterapica, attraverso un'accurata rieducazione funzionale del quadricipite, con particolare attenzione allo sviluppo del muscolo vasto mediale obliquo.

Sottovalutare la sindrome femoro-rotulea o trascurarla può causare l'insorgere di una cronicizzazione artrosica

Bloise dott.Aldo

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